INTERVISTA ANNA MARIA MARACCHIONI
– ASD CIRCE SABAUDIA – NON SIAMO
SORT MINORI
Oggi abbiamo il piacere di intervistare Anna Maria Maracchioni – rappresentante ASD
Circe Sabaudia.
Anna Maria Maracchioni: Noi
siamo la “CirceSabaudia”, un’associazione sportiva dilettantistica senza scopi
di lucro. La nostra associazione nasce nel 2012 da un gruppo di persone che da
anni dedicano parte della propria vita allo sport d’acqua, primo tra tutti il
Dragon boat. Il Dragon Boat e' una disciplina sportiva diffusa in tutto il
mondo che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12,66 metri e larghe
1,06 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono
sospinte da 20 atleti al ritmo scandito dal tamburino, che usano pagaie di
lunghezza compresa tra 1,05 m e 1,30 m e larghe non piu' di 18 cm, mentre il
timoniere a poppa dell'imbarcazione tiene la direzione con un remo lungo circa
3 metri. Le origini di questa disciplina sportiva risalgono ad oltre 2000 anni
fa quando, narra la legenda, il poeta e statista cinese Qu Yuan si getto' nel
fiume Mi-Lo con un atto disperato per protestare contro le vessazioni cui
veniva sottoposto il suo popolo dal governo di allora. I pescatori saputa la notizia
si lanciarono con grandi barche alla ricerca del corpo di Qu Yuan sbattendo con
forza le acque con i remi per allontanare i pesci. Da allora e' nata una
tradizione che ricorda quel giorno e si celebra in tutto l'oriente il quinto
giorno della quinta luna con Festival di Dragon Boat
Rossana: Molto interessante. Riconosce nel suo
sport una visibilità mediatica adeguata?
Rossana: Bene, siamo felici per voi. E quindi cosa pensa
di questo incontro?
Anna Maria Maracchioni: Quella
sugli sport minori è una questione tutta da affrontare, anche nella
definizione. Minore è semplicemente il volume di interessi che ruota attorno a
sport meno noti, minori sono pertanto la pubblicità e l'interesse dei media.
Tuttavia, proprio in virtù delle stesse motivazioni, maggiore è la passione con
cui un atleta vi si dedica poichè non cerca un compenso nè un rientro di
immagine, ma è animato solo da una "maggiore" motivazione. Di ognuno
di questi sport cosiddetti "minori" bisognerebbe saper mettere in
evidenza i punti di forza e far capire che qui più che mai è facile riscontrare
i valori etici e morali che sono fondanti nella educazione sportiva.
Ringraziamo Anna Maria Maracchioni per il suo
contributo e l’aspettiamo all’incontro di febbraio
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