mercoledì 21 gennaio 2015

INTERVISTA ANNA MARIA MARACCHIONI - ASD CIRCE SABAUDIA - NON SIAMO SPORT MINORI

INTERVISTA  ANNA MARIA  MARACCHIONI
– ASD CIRCE SABAUDIA – NON SIAMO SORT MINORI







Oggi abbiamo il piacere di intervistare  Anna Maria Maracchioni – rappresentante ASD Circe Sabaudia.


Rossana: Buongiorno grazie di essere qui, ci presenta il suo sport, personalmente a me non conosciuto?

Anna Maria Maracchioni: Noi siamo la “CirceSabaudia”, un’associazione sportiva dilettantistica senza scopi di lucro. La nostra associazione nasce nel 2012 da un gruppo di persone che da anni dedicano parte della propria vita allo sport d’acqua, primo tra tutti il Dragon boat. Il Dragon Boat e' una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12,66 metri e larghe 1,06 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti al ritmo scandito dal tamburino, che usano pagaie di lunghezza compresa tra 1,05 m e 1,30 m e larghe non piu' di 18 cm, mentre il timoniere a poppa dell'imbarcazione tiene la direzione con un remo lungo circa 3 metri. Le origini di questa disciplina sportiva risalgono ad oltre 2000 anni fa quando, narra la legenda, il poeta e statista cinese Qu Yuan si getto' nel fiume Mi-Lo con un atto disperato per protestare contro le vessazioni cui veniva sottoposto il suo popolo dal governo di allora. I pescatori saputa la notizia si lanciarono con grandi barche alla ricerca del corpo di Qu Yuan sbattendo con forza le acque con i remi per allontanare i pesci. Da allora e' nata una tradizione che ricorda quel giorno e si celebra in tutto l'oriente il quinto giorno della quinta luna con Festival di Dragon Boat 


Rossana: Molto interessante. Riconosce nel suo sport una visibilità mediatica adeguata?

Anna Maria Maracchioni: Il Dragon boat, nello specifico, è una disciplina molto giovane, basti pensare che solo dai primi anni '90 si è iniziata a delineare una federazione dragon boat. Da allora in poi l'importanza di questo sport è in continua crescita, in Italia e all'estero, quanto a partecipazione e visibilità. La sua forza di impatto è grande poichè è uno sport di squadra, con ben venti atleti, che ha nell'aggregazione il suo punto forte. Per quanto sia considerato uno sport "minore"  (definizione che a me non piace usare),  per il gran numero di atleti che coinvolge e per la spettacolarità tipica nelle gare, le competizioni di dragon boat solitamente hanno una discreta visibilità sui giornali e le istituzioni hanno iniziato a comprendere le potenzialità del dragon boat anche in sede di eventi non unicamente competitivi ma anche a sfondo sociale 

Rossana: Bene, siamo felici per voi. E quindi cosa pensa di questo incontro?

Anna Maria Maracchioni: Quella sugli sport minori è una questione tutta da affrontare, anche nella definizione. Minore è semplicemente il volume di interessi che ruota attorno a sport meno noti, minori sono pertanto la pubblicità e l'interesse dei media. Tuttavia, proprio in virtù delle stesse motivazioni, maggiore è la passione con cui un atleta vi si dedica poichè non cerca un compenso nè un rientro di immagine, ma è animato solo da una "maggiore" motivazione. Di ognuno di questi sport cosiddetti "minori" bisognerebbe saper mettere in evidenza i punti di forza e far capire che qui più che mai è facile riscontrare i valori etici e morali che sono fondanti nella educazione sportiva.








Ringraziamo Anna Maria Maracchioni per il suo contributo e l’aspettiamo all’incontro di febbraio









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