domenica 18 gennaio 2015

ORO OLIMPICO MOSCA 1980 - CLAUDIO POLLIO - NON SIAMO SPORT MINORI - INTERVISTA

ORO OLIMPICO MOSCA 1980
CLAUDIO POLLIO
 INTERVISTA - NON SIAMO SPORT MINORI





Continuiamo le nostre interviste con un altro grande campione dello sport olimpico : Claudio Pollio . Campione di lotta  libera, Oro  alle Olimpiadi di Mosca nella categoria 48kg. Claudio Pollio, è stato l’unico lottatore di libera italiano a conquistare un oro alle olimpiadi.


Rossana: Buongiorno grazie infinite di essere qui, sei un grande campione, presentarti credo sia davvero superfluo, campione olimpico, campione ovunque. Quello che invece vorremmo sapere da te, a proposito di questo incontro che ribadiamo si terrà sabato 7 febbraio alle ore 17,30 presso l’aula magna del palafijlkam di Ostia, cosa pensi di questo slogan che ormai è sulla bocca di tutti: Non siamo sport minori, e se ti ritrovi in questa dizione vista la mancata visibilità  ormai constatata da tutti

Claudio Pollio: che appunto Non siamo sport minori, la lotta ad esempio è uno sport che dà tanto e che non riceve altrettanto,  ma non abbiamo alcuna visibilità se non per conoscenze che in un periodo particolare, dove magari vi sono dei risultati importanti anche a livello nazionale, esce un trafiletto sul giornale che però viene dimenticato subito dopo 


Rossana: la responsabilità di una mancata visibilità a cosa la attribuisci,  a chi o a cosa?

Claudio Pollio: in linea generale do un po’ la colpa alle istituzioni, perché già agli albori della mia carriera  avevo difficoltà di visibilità, perché purtroppo non vi era abbastanza   disposizione  economica per questo sport, nonostante vi fossero già dei grandi campioni che portavano medaglie, cosa fondamentale per l’investimento. Il problema è che spesso lo sport è gestito dalla politica e non dagli sportivi e questo ha sempre creato danni soprattutto a quelle discipline che non hanno lo stesso profilo di marketing. Ci dovrebbe essere la stessa volontà di investire  anche pubblicitariamente su questi sport e mi auguro  che magari sollevando la questione possa iniziare un vero cambiamento perché è anche da dire che una parte della responsabilità  è anche nostra di non muoversi abbastanza.


Rossana: Cosa  vorresti  che uscisse da questo incontro del 7 febbraio?

Claudio Pollio: Sicuramente una volontà collettiva di cambiare questo sistema e di ritornare con i ragazzi a  lavorare nelle palestre, e spiegare che molti sport, come proprio la lotta, non sono violenti ma tutt’altro, quindi anche ridare maggiore conoscenza perché  la cattiva informazione non ha aiutato alla diffusione e di conseguenza alla sua visibilità







Ringraziamo infinitamente il grande atleta Claudio Pollio per questo prezioso contributo e lo aspettiamo all’incontro di febbraio









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